Il 10 ottobre 1989 venne istituito il Parco Regionale dei Colli Euganei, il primo nel Veneto. È stato un passo importante, fortemente voluto quasi quanto fu contestato, che ha idealmente chiuso un lungo processo caratterizzato dalla presa di coscienza e dalla sensibilizzazione di cittadini e politici verso un patrimonio oggi riconosciuto come unico nel suo genere.
I primi passi verso questo traguardo sono stati mossi all'inizio degli anni '60 con la costituzione di un Consorzio per la Valorizzazione dei Colli Euganei. Un organo che faceva riferimento alla Provincia di Padova e aveva come obiettivo il coordinamento delle azioni di promozione sul territorio dei diversi enti pubblici. Un lavoro che ha ben presto messo in evidenza difficoltà apparentemente insuperabili e, soprattutto, la necessità di rafforzare la crescita del territorio e la sua valorizzazione attraverso il riconoscimento della valenza ambientale dei Colli Euganei e, conseguentemente, della loro tutela.
Una proposta in tal senso venne presentata nel '68, senza però avere nessun seguito, e si dovrà aspettare la L.R. 40/1984 per vederli inseriti, in un passaggio successivo, nell'elenco delle aree protette del Veneto. Un passo in tal senso venne, comunque, fatto agli inizi degli anni '70 con la L. 1097/1971 che ha avviato il processo di chiusura delle attività estrattive dei Colli Euganei.
La proposta per l'istituzione del Parco Regionale dei Colli Euganei fu lungamente dibattuta, ma alla fine divenne realtà e con esso il difficile compito di coordinare e rispondere alle esigenze di un ecosistema estremamente complesso. Pur raccogliendo nei 18.694 ettari di superficie un patrimonio naturalistico estremamente vario e di grande pregio, infatti, il Parco presenta una forte antropizzazione (oltre 50mila abitanti) che lo rende decisamente atipico. Inerpicati sui declivi e adagiati tra le valli dei Colli Euganei si trovano 15 Comuni, sei dei quali totalmente inseriti nel perimetro del Parco. Un territorio con una lunga tradizione agricola che alterna vigneti e oliveti a boschi e habitat naturali riconosciuti prioritari dalla Comunità Europea.
Nonostante le vicissitudini, i problemi e le difficoltà vissute in questi primi vent'anni di attività, l'Ente Parco dei Colli Euganei condivide ancora la freschezza, la passione e la determinazione che caratterizza la gente che vive e lavora tra questi colli. È cresciuto con loro conquistando, anno dopo anno, la fiducia di quanti guardavano con scetticismo verso questa nuova struttura. Così come è maturata la consapevolezza di far parte di un'entità vivente in continua evoluzione, uno sviluppo che intendiamo seguire ed aiutare con lo stesso entusiasmo e la fermezza di quanti ci hanno preceduto.
The Regional Park of the Colli Euganei, the first of its kind in Veneto, was founded on the 10th October 1989.
It was an important step, strongly demanded yet also strongly opposed. It was the end of a long process characterized by a new awareness and understanding by citizens and politicians towards what is considered a unique heritage.
Everything started at the beginning of the '60s with the establishment of a Consortium for the Development of the Colli Euganei.
The Province of Padua was the reference point for this organization that was aimed at coordinating the promotion activities on the territory by different public bodies. The work soon turned out to be so difficult as to bring up some apparently unsolvable problems, and the need for investing in the development of the territory and in its enhancement through the recognition of the environmental value of the Colli Euganei, and, as a consequence, of their preservation. In '68 a proposal was made, but without success. It was only with the Regional Law n. 40\1984 that this land was included among the protected areas of Veneto. Another action for the preservation of this area was taken at the beginning of the '70s, when the Law 1097\1971 ordered the closing down of the mines around the Colli Euganei.
The proposal of establishing the Regional Park of The Colli Euganei was long discussed, but eventually it came true. The difficult task of coordinating and meeting the requirements of an extremely complex ecosystem was soon realized . The 18,694-hectare-park, with a varied and rich naturalistic heritage, is very atypical because it is inhabited by more than 50,000 people. Six among the fifteen municipalities located on the hills and valleys around are entirely within park boundaries.
This territory has a long agricultural tradition, alternating olive groves and vineyards with woods and natural surroundings that are acknowledged as a priority by the European Union.
Despite the events, the problems and the difficulties faced during these first twenty years of activity, the Board of the Colli Euganei Park still shares with the people who live and work among these hills, the innovation, the passion and the determination that are typical of them all.
Year after year they gain the trust of those who were even sceptical towards this new organization. Then came also the awareness of being part of a continuously evolving living entity, and the intention of following and increasing the development of this area with the same enthusiasm and resolution of our forerunner. |
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